le avventure di Cesira: santana

30 giugno 2008 Arena di Verona ... Mitico

il viaggio del surfista

Un surfista l’anno scorso decise di andare in Marocco per capire il mare e le onde.
Per lui il surf era il modo per rapportarsi con il mondo, per capire come egli fosse interiormente e per riuscire ad essere sereno e vivere ogni istante della sua vita come se fosse l’ultimo ma senza dimenticarsi di sognare per il futuro.
Il rapporto con il surf, il mare, il vento, e le onde erano lo specchio della sua vita.
Quando surfafa, a casa sul lago di Garda, si sentiva libero ed era sereno, si ricordava che prima di entrare aveva sempre un po’ di timore, ma appena prendeva in mano la vela e saliva sulla tavola tutto spariva e diventava magia e questo si rispecchiava con la stessa magia nella sua vita.
Non sapeva il perché, ma era conscio che se avesse rispettato il mare, le onde ed il vento sarebbe sempre stato così.
Serenità e magia.
Per questo motivo era andato in Marocco, per poterle vedere più da vicino, per entrare in armonia con loro.
Sapeva dell’importanza dei suoi anelli, così come dei suoi capelli, del suo pizzetto da guru del surf e del modo di vestire, non li avrebbe mai dovuti perdere di vista e doveva sempre trovarsi a suo agio con loro.
Scoprì anche altre cose su se stesso.
Inizialmente non riusciva a capire come mai, benché il giorno prima avesse surfato bene oggi sentisse paura ad uscire in mare, fosse bloccato e non riuscisse a salire su quella tavola che tanta soddisfazione gli aveva dato.
Eppure si diceva
- “le onde sono le stesse di ieri, il vento non è tanto più forte, queste situazioni sono quelle che ho sempre affrontato?”
Si rese conto che tutto dipendeva da come guardava il mare dentro di se, tutto dipendeva dalla fiducia in se stesso, nelle onde ed in ciò che esse rappresentavano per la sua vita.
Aveva questo intuito ma voleva sapere se era effettivamente così e voleva capire come fare per poter mantenere la grazia nel suo cuore e quella sensazione di libertà e felicità che alle volte lo lasciavano da solo.
Un giorno in cui il mare era calmo e soffiava solo una leggera brezza di vento decise di passeggiare lungo le sconfinate spiagge marocchine.
Trovò un posto isolato, lungo la spiaggia, fra le dune si sedette e si mise a parlare al mare ed al vento.
Quel giorno arrivò sera in un attimo ed il buio lo avvolse.
Fece così per i successivi giorni, anche perché le onde ed il vento non arrivavano e non poteva surfare.
Ogni giorno faceva le stesse domande, poi in silenzio osservava il mare ed ascoltava il vento…
Dopo un po’ il vento gli portò la voce del mare, che gli disse.
“Io sono il mare e rappresento la vita, l’onda ed il vento sono ciò che in fondo desideri, ma alle volte temi, sono il senso del tuo surfare, sono il Talento per la tua vita, la tavola e la vela sono il tuo cuore e la tua anima che chiamano e ti spronano per incontrare il tuo Talento, perché quello è il loro scopo, ma se hai paura l’onda ti travolgerà ed il vento non avrà pietà di te, perché chi non ha fiducia, speranza ed amore non può cavalcarla.
Il tuo cuore questo lo sa ma ha bisogno del tuo coraggio per farlo.”

le avventure di Cesira

LA CESIRA HA 85 ANNI E SURFA ANCORA...

giovedì 10 luglio 2008

santana

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