LA CESIRA HA 85 ANNI E SURFA ANCORA...

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Capo Verde...onde e vento hanno sempre il loro fascino...per lo meno a me danno sensazioni di libertà, manifestazione di potenza della natura...chissà se riuscirò a surfarne una senza essere centrifugato...

martedì 17 giugno 2008

Ares Dio della Guerra

Chi mi rappresenta in parte è Ares Dio della Guerra, non perchè sia un tipo rissoso ma perchè come lui "perdo" molto causa la poca scaltrezza, la lingua lunga, la lealtà e la sincerità, la poca lungimiranza, il non riuscire ad avitare causa ed effetto, la necessità di uno sfogo fisico, l'emozionalità, la passione, l'apprendimento solo attraverso l'esperienza personale, la difficoltà a stare fermo dietro un banco di scuola, i pantaloni sempre rotti sulle ginocchia, le sgridate prese da mia madre e la lotta furiosa perchè è difficile mettermi una camicia abbottonata fino al colletto o pettinarmi come una bambola o sperare che non mi sporchi, che non rovesci immancabilmente qualche cosa, che non rompa un bicchiere, che non sia ultraespansivo, che da piccolo non dia confidenza a tutti e vada in braccio alle mamme olandesi che passavano davanti a casa e mi volevano abbracciavano perchè sorridevo sempre. Era difficile mettermi in un box per bambini, lo rovesciavo ed uscivo, come difficile era rinchiudermi in un asilo, proponevo ed organizzavo la fuga tentando di scavalcare il cancello ed ero sempre in castigo perchè non stavo mai fermo.
Stessa sorte alle elementari, alle medie dopo il primo giorno ero già dal preside e così via per il proseguo della mia vita che è sempre stata uno scontro con le "autorità", con chi mi voleva diverso....ho sempre creduto di essere sbagliato, e sbagliando seguivo, inizialmente, le indicazioni
e le proposte per "cambiare", ma poi per stare bene dovevo rientrare nell'archetipo.
Per causa della lealtà della sincerità e del senso di giustizia e della poca scaltrezza ne ho subite tante a partire già da bambino, ma l'ho perseguite ed ho lottato per non cambiare ed ancora oggi ne subisco un pò le conseguenze.
Alle elementari mi ricordo che disegnavo assieme ad un mio amico delle battaglie memorabili fra due eserciti.
Disegnavamo assieme su di uno stesso foglio, prima l'ambientazione della battaglia, che poteva essere su una montagna con cunicoli, passaggi segreti etc, oppure sulla luna, o nel mare su delle navi, dopodochè ogniuno con un colore differente disegnava il proprio esercito e lo schierava sul foglio, i soldati erano molto semplici ed avevano uno scudo ed una spada molto stilizzati, le dimensioni erano chiaramente piccole come formiche, non so se alla fine ci fossero vinti o vincitori, mi sembra che questo dipendesse da chi ne aveva disegnati di più, perciò alla fine dovevamo contarli ma questo non mi piaceva molto.
La maestra parlava a mia madre e diceva, -"suo figlio è impossibile farlo stare dietro un banco, continua a muoversi, a bisogno di correre, di muoversi, non ho mai visto un bimbo con tanta energia, l'unico momento in cui si ferma e per disegnare una miriade di omini con il suo compagno".
Non ho mai, per fortuna, preso strade sbagliate, perchè sfogavo tutta la mia aggressività nello sport...e forse questo lo devo a mia madre che è più Ares di me, dalla quale ne ho prese un sacco, forse anche meritatamente e solo ora che mi guardo indietro capisco il duro lavoro di mia madre nell'incanalare o arginare in qualche modo una forza della natura incontrollabile che sarebbe potuta anche diventare violenta.
In una società Patriarcale dominata da Zeus, dove la forma e la razionalità sembrano avere la parte più importante, la genuina spontaneità di Ares è castrata e presa come capro espiatorio.
Penso che un altro aspetto di Ares sia l'intuito, ma il problema è che viene scavalcato dalla passione, ecco perchè Ares a differenza di Poseidone non è vendicativo, ma si lecca le ferite e si ritira.
Molto impulsivo, anche se con il tempo ho imparato a "dominare" questo aspetto del mio carattere.
Ma lo strano ed il bello è che non mi cambiereri mai, a costo di prendere ancora bastonate, io sto nella battaglia e non certo sulle retrovie a cantar vittoria e prendere gli onori.
Questo aspetto mi porta ad andare fino in fondo, a trovare gusto nello "scontro", a rischiare più del necessario, a perdere svariate volte, ad affrontare delle situazioni conscio del rischio enorme di fallire, ad imparare lentamente.....
Ad Ares piacciono le danze dato che è un guerriero, la musica, e le donne dalle quali però deve stare molto attento ...... ecco perchè !!!!

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